Prima
di scrivere cose interessanti o meno, questo lo deciderete voi,
amici, fratelli, parenti, apparenti, nemici e pubblico tutto, voglio
ringraziare Danilo Pezzella, titolare dell’omonima ditta, per
avermi dato la possibilità di creare questo blog, che in realtà va
al di là di un normale paginone dove rompere le balle e magari
raccontare cose che sembrano interessanti, ma che sostanzialmente
sono intrinseche frustrazioni. Qui ci sono e ci saranno tutte le
pippe mentali motivate e non, che possono transitare nella mia testa
durante il percorso quotidiano. Poi, cosa ancor più interessante,
secondo il mio modesto parere, la possibilità di creare, con la
collaborazione di un geniale programma web, la mia personale radio
denominata Capovento (le ragioni presto su questi schermi). Inoltre,
imminente, l’arrivo di editoriali video, che al di là del mio
faccione, possano essere esaustivi della cronaca. Da alcuni giorni
pensavo al titolo. Il titolo è nà roba importante, racchiude anche
il senso di quello che si vuole andare a parare. Innocenti evasioni
mi è venuto di getto, come spesso mi capita quando devo creare
qualche cazzata. Però creo, questo credo sia importante. Da maschio
latino ho partorito un titolo che mi vede e ci vede coinvolti. Siamo
pregni di vitalità, di passione, di eros e tanatos (questa la
scrivo, ma lungi da me capire che c’entra cmq), di quel virgulto di
tormento sano e consenziente che spesso ci prende quando arriva la
primavera. Quest’ultima parte se non l’avete capita mandatemi un
messaggio di posta che ne parliamo live, perché pure io stento
abbastanza. Comunque alla fine sono fiero di averlo adottato per il
blog, perché pare un titolo che ti permetta di scrivere di tutto e
il contrario di tutto, cioè niente. Ecco io voglio fare proprio
quello. Voglio scrivere sermoni (pipponi) e allo stesso tempo voglio
pubblicare pagine bianche per fissarle giorni interi (mi scappa la
vena poetica attenzione). L’ innocenza, sinonimo di semplicità,
innocuità, e poi la più bella: estraneità. Che bellezza l’essere
estranei alla vita che ti circonda. Non sempre, a volte. Non è che
si può sempre cazzeggiare. Fino alla fine ci provi, ma poi te
pieghi, se vuoi, alle ragioni consapevoli della vita. Io mi sono
felicemente piegato. Dice: sai è piccolo, tanto poi si sposa e
diventa grande. No! Io divento grande, e poi mi sposo. Che cazzo
dite!!!! Evasioni, distrazioni, fughe. L’importante è ricordarsi
di tornare. Non puoi stare in vacanza tutta la vita. All’improvviso
mi sono accorto di aver scritto già un cumulo di fesserie. Vabbuò
pazienza, se volete seguitate a leggermi, ma se ve paiono anche a voi
scemenze cambiate canale che problema c’è! Da una vita ripeto che
c’è il telecomando contro ogni forma di alienazione. Questa storia
per cui tutto è truccato e tutto viene proposto per truccarti è una
demagogia che ha rotto le palle. A parte che si può e, aggiungerei,
si deve fare altro (leggere, camminare, fare l’amore e poi a volte
lavorare) ma poi indove sta scritto che mi faccio bucare il cervello
da te! Se permetti me lo buco da solo. Cmq è un discorso articolato
ed estremamente pericoloso. Potrei essere tacciato da subito come
persona ‘uniformata’, ma credetemi non è così. Mi credete
oppure no? Fate come vi pare, ma datemi energia positiva, vi prego
(momento santone). A proposito di tv che altera l’idea, mi viene in
mente un fatto molto curioso. Premetto che, politicamente, sono
terzista, ovvero se fai bene, qualunque sia il tuo colore, ti stimo.
Detto questo, e spero che mi crediate sulla parola, perché i fatti
arriveranno nei prossimi scritti, spero, volevo raccontarvi della
nonna ultra novantenne della mia girl. Si chiama Generosa, anche se
poi il nome tradisce il carattere vero della nonnina, na sorta di
despota miliziano. Generosa, causa acciacchi, è costretta nel suo
letto da qualche anno. Questo non gli ha impedito, però, di far
rimanere immobile anche il suo cervello. Infatti nonostante l’età,
non più una giovincella, e manco una donna matura, ma appunto na
super novantenne, guarda spesso la tv, anzi, vista l’insonnia, sta
sempre live col valvolare. Ebbene, in barba all’equazione che la
tv, intesa come informazione, è in mano ad una sola persona, sta
donna ha maturato un odio per il Berlusconi che neanche Travaglio.
Quando la conobbi rimasi abbastanza indifferente alla cosa. Pensai
che la signora in passato era stata nà combattente partigiana, e che
quindi era il minimo che fosse avvelenata col cavaliere. Invece,
chiedendo ai familiari, mi sono accorto che Generosa quasi quasi era
stata pure fascista. Allora ho rafforzato l’idea che già sostenevo
da tempo, ovvero che sta storia dei telegiornali telecomandati è nà
cazzata mondiale. Sta signora vede tutti i canali der monno, e dice
che è tutta colpa de Berlusconi. Sta considerazione la trae
guardando telegiornali, programmi d’approfondimento, mica da Radio
Maria, visto che la nonnetta non riceve a casa altro che commari per
dire il rosario, parenti che le rallegrano le domeniche rispondendo
sugli attenti ‘si signore’ alle sue richieste, e pochi altri
innocui personaggi? Lo so, adesso se siete di sinistra mi scriverete
cose del tipo: che c’entra, ma che volevi di, ma che cazzo di
esempi fai etc etc. Se siete di destra mi direte bravo, finalmente
uno che porta un esempio concreto di quanto sta storia del conflitto
di interessi sia una bufala. Io non voglio stare con nessuno di voi.
Io voglio dire quello che penso! Perché è vero, come ha detto una
delle Iene a Sanremo, che lui vuole dire quello che gli pare senza
doversi trovare in contraddittorio, ma è pure vero che questo lo fai
con li sordi tua, nn con quelli miei, e di chiunque altro. Comq me
sei piaciuto Bizzà, mi sei piaciuto! A proposito, ogni tanto userò
il presente blog anche come diario. Vi scrivo le cose che mi
piacciono e quelle che no, motivando ovviamente, perché se c’è
una cosa che mi rode so quelli che dicono che non gli è piaciuta una
cosa, e quando gli chiedi il perché li vedi che se gonfieno, se
stringono, sbuffano, ma non so cazzi di dirti un motivo valido, un
pensiero, nà sillaba. Vi saluto momentaneamente, e abbracciandovi in
modo circolare vi ringrazio affettuosamente per il tempo che mi avete
concesso leggendo questa mia.