Trova

mercoledì 24 gennaio 2018

Neutro?

Esterno notte. Sono in un'automobile che viaggia spedita verso l'Hotel. La radio suona, cometisbagli, Pino Daniele: “Non ti preoccupare perché va tutto bene, anche se a volte sono fuori di me - dimenticando i giorni che restiamo soli, ma non si torna indietro, mai”. Con gli occhi puntati verso il finestrino penso che il desiderio certe volte ti tradisce. Credo che quando si è stranieri di un'idea conviene prima, molto prima, respirare profondamente. Sia chiaro, non è mai una banale ritirata, è solo uno studio certificato delle aspettative. Altro, significherebbe schiantarsi ognigiornochearriva. Il rischio immediato è quello di ritrovarsi su di una salita infernale tra parole di ferro e cerotti appiccicati ovunque sulla pelle. Io preferisco, sommamente, il concetto empirico dell'andirivieni. Non è come giocare a carte, dove bleffare è quasi una regola. C'è un filo di ritrosia e un quintale di presacoscienza in ogni passofatto. Tipo, ieri ero avvinghiato ad una certezza, oggi sto fuggendo da una patologia! Poi ad un tratto, nel bel mezzo della ragionevolezza meno opportuna, piazzo un fendente dritto al cuore. Sì, proprio lì, dritto al cuore, una direzione verso la quale non cammina, quasi, più nessuno...