Il
caso, musicale, fondano.
Antonio Di Trento
Spesso
capita di sapere le cose semplicemente per caso. C'è gente che
studia, si laurea, si istruisce, diventa performer
di materie molto curiose, ma alla fine, sempre alla fine, le cose si
vengono a sapere solo, ed esclusivamente, per caso. Siamo d'accordo,
qualcuno deve averle introiettate nel calderone. Certo, però poi dal
calderone le scopri sempre solo per caso. Quello che sembrerebbe un
elogio del “caso” - non ammetto sarcasmi- in realtà è una,
magari prolissa quello sì, introduzione ad una news che ho appreso
stamane leggendo l'edizione di Latina del Messaggero. Proprio il
giornale dove collabora il nostro mitico Carny. In prima pagina si
parla del batterista più veloce del mondo che si è esibito, ieri,
nell'aula magna del liceo Classico della città di Latina. La
notizia, se non si è appassionati del genere, potrebbe
tranquillamente far traboccare un: stì etc etc. Ma andando in
profondità però, perché cari lettori la profondità, solo quella,
è la madre di tutte le verità, mi accorgo che il musicista in
questione, ovvero Michael Mangini, detto Mike (Newton, 18
aprile 1963), batterista americano, attualmente membro dei Dream
Theater, gruppo musicale progressive metal statunitense
conosciuto in tutto il mondo e molto amato qui in da noi, ha origini
italiane. Ma la sorpresa non finisce qui, infatti Mike, che è
diventato famoso soprattutto per la sua velocità ed ha detenuto per
diversi anni alcuni record come batterista più veloce del mondo, ha
entrambi i genitori nativi di Fondi. Così, per caso appunto, ti
ritrovi il batterista più veloce e componente di uno dei migliori
gruppi metal del mondo, di sangue fondano. Cioè, dalle melodie
vocali di Chiusano del Quartetto Cetra, i classici maestri
Pezone e Tuccinardi, passando per le esperienze di
Cliò, Tania e Virginio, oggi è il 'caso' di
scrivere che possiamo chiudere il cerchio dei generi musicali di
stampo fondano, con il fondano Mike Mangini.
PS. Amo questo lavoro, anche se non è il mio, e se per alcuni siamo poveri frustrati delusi etc etc. Comunque tornando a bomba, grazie alla soffiata fattami pochi minuti dopo aver postato l'articolo su scritto, amplio la pattuglia di musicisti 'fondani' di successo nel mondo con, nientepopodimeno che, il chitarrista della band storicamente antagonista dei Dream Theatre, i Fates Warning, ovvero Frank Aresti anch'egli nato negli States, ma da genitori fondani.
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