Trova

martedì 3 luglio 2018

Come i ghiaccioli a luglio


Con un filo di voce avevo tolto il pensiero su quello che avrei potuto essere. Scatti di giornate intere vissute come dentro la camera oscura. Se volevo un'altra vita avrei chiesto cose diverse al mio specchio. A dire il vero un momento di confronto c'è stato, ma è durato evidentemente poco, molto poco. Il tempo di dirti che se tocchi non hai alibi; se fingi è solo con lo scopo di ripudiare. Un attimo di fuoco per intendere ciò che veramente abbiamo voluto far intendere, ed il presente è stato finalmente: liberazione. Giudicare ora non si può, forse, ma questo in ultima analisi, si può solo dimenticare. Anche se la vita è un fiume quasi sempre in piena e non c'è modo di cavalcare l'onda, ma solo respirare, ad un certo punto, a pieni polmoni. La condizione umana in questi casi non ti giudica, ma neanche ti assolve. Se volevi volare dovevi prendere una piega differente. Io no! Io ho parlato con gli scheletri nell'armadio, discusso con i mie incubi e poi sorriso con i detrattori. Il risultato, se si può considerare tale, è il sussistere, siempre.

Nessun commento:

Posta un commento